Alcuni dati in Italia
In Italia l’enogastronomia è uno dei maggiori fattori del PIL. Nel turismo, per esempio, è al primo posto tra le motivazioni per cui i turisti tornano, come dimostrano tra tanti i dati Isnart Unioncamere secondo i quali in Italia le presenze motivate dal turismo enogastronomico sono state oltre 110 milioni nel
2017 (il doppio rispetto il 2016) e la loro spesa ha superato i 10 miliardi. Non solo: oltre il 13% delle attività svolte in vacanza sono legate a degustazioni di prodotti enogastronomici, mentre l’8,6% acquista prodotti artigianali ed enogastronomici locali. E non è un caso se l’anno che stiamo vivendo, il 2018 è stato proclamato anno nazionale del cibo italiano da Mipaaf e Mibact (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e Ministero per i Beni Culturali e Ambientali). Secondo dati Ipsos 2017 – poi – la cucina è l’aspetto maggiormente associato all’Italia (25%) e cibo e vino (citati dal 48% degli intervistati) sono la maggiore motivazione per effettuare una vacanza in Italia; dati che vengono rafforzati dall’indagine GfK secondo la quale il 59% dei turisti stranieri una volta rientrati a casa continueranno a comprare prodotti italiani e il 54% vini.