REGIONE LAZIO LA CENERENTOLA DEL NATALE
Siamo andati ad analizzare in particolare le vendite di alcuni comuni dal nord al sud Italia
Siamo andati ad analizzare in particolare le vendite di alcuni comuni dal nord al sud Italia
A Padova l’andamento complessivo è all’insegna della stabilità rispetto al 2015 e i consumi non hanno ancora una vera ripartenza , nel complesso abbastanza soddisfatti i commercianti. Per quanto riguarda il territorio e le tipologie, i giorni di bel sole prima di Natale hanno favorito i centri storici reggono anche le gallerie commerciali e i mercati”.
Restando al Nord sono complessivamente soddisfatti i commercianti torinesi. E’ andata meglio in centro che in periferia, ma la maggioranza di loro dichiara di aver confermato o migliorato l’andamento dello scorso anno specialmente negli ultimi giorni nei quali le tredicesime hanno spinto i consumi.
In Emila Romagna il bilancio finale evidenzia un Natale tra luci ed ombre per le imprese modenesi secondo un’indagine effettuata , il 20% delle attività commerciali segnala un incremento degli affari rispetto al Natale 2015, mentre un trend nel segno della stabilità, lo si riscontra tra il 50% degli intervistati. Meno bene i ricavi per il restante 30% che sullo scorso anno, registra una contrazione delle vendite. In particolare per il settore elettrodomestici e casalinghi le vendite sono rimaste stabili. Preferite le Smart TV di nuova generazione ed i piccoli elettrodomestici da casa e non. Tengono i grandi elettrodomestici quali lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie. Tra gli articoli per la casa è prevalsa la ricerca di prodotti originali ed innovativi con forte contenuto di design.
Decisamente sotto tono il Natale romano “Un Natale così sottotono a Roma non si viveva da molti anni – spiega in una nota il presidente Codacons Carlo Rienzi – Rispetto allo scorso anno i consumi natalizi hanno segnato un calo generalizzato del -5,5%, contro una media nazionale del -2,3%, con le famiglie romane che hanno tagliato i regali, le spese per gli addobbi e gli acquisti in tutti i settori. Gli unici comparti che a Roma hanno fatto segnare vendite con segno positivo sono stati gli alimentari (+4%) e i giocattoli (+3%). A soffrire in modo particolare sono stati i piccoli negozi e le periferie”.
Spostandoci a sud, il segno «positivo» alla voce shopping natalizio, con un bilancio positivo in termine di vendite, rincuora i commercianti catanesi. I capi di abbigliamento sono stati la merce più venduta, seguiti da elettronica e telefonia, profumi e cosmetici, libri e gioielli. “Registriamo complessivamente un più 3 per cento – ha dichiarato Giovanni Saguto presidente dell’Associazione dei commercianti di Catania – rispetto allo scorso anno, confermando le previsioni che avevamo fatto. Un dato che poteva essere migliore se non ci fossero stati tutti quei giorni di pioggia, specie nel fine settimana antecedente il Natale. Fortunatamente abbiamo recuperato negli ultimi 4 giorni, addirittura l’antivigilia abbiamo registrato un vero e proprio ingolfamento in molti negozi”.
La crisi non arretra, invece ad Olbia neppure lo shopping natalizio secondo fonti locali ha portato il buonumore tra i commercianti. A rianimare i pallidi scontrini del 2016, ci è stato solo il Black Friday che ha fatto registrare acquisti molto più che a dicembre.