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18 Gennaio 2019 Uncategorized

Europa News 18 gennaio 2019

BREXIT
Il Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha esortato il Governo del Regno Unito a chiarire le sue intenzioni per quanto concerne i prossimi passi in seguito al rifiuto, il 15 gennaio, dell’accordo di recesso da parte del parlamento britannico. L’Unione europea continuerà a prepararsi a tutti i possibili risultati, inclusa una Brexit senza accordo. Il 14 gennaio i presidenti Tusk e Juncker, in uno scambio di lettere con la prima Ministra May, hanno risposto ai punti da lei sollevati e fornito chiarimenti sull’accordo di recesso Brexit e sulla dichiarazione politica. (M. Ameli)
POLITICA FISCALE
verso il voto a maggioranza qualificata
Il 15 gennaio, la Commissione europea ha invitato gli Stati membri, il Parlamento europeo e tutte le parti interessate a impegnarsi in un dibattito sulla questione del voto a maggioranza qualificata nella politica fiscale dell’UE attraverso la pubblicazione di una comunicazione intitolata “Verso un processo decisionale più efficace e più democratico in tema di politica fiscale nell’Unione”. Tale documento propone un calendario per una transizione progressiva e mirata verso il voto a maggioranza qualificata nell’ambito della procedura legislativa ordinaria in alcuni settori della politica fiscale condivisa dell’UE, come già avviene per la maggior parte degli altri settori delle politiche dell’UE. Tale possibilità è contemplata dai trattati dell’Unione. La Commissione non propone alcuna modifica delle competenze dell’UE in materia fiscale né della facoltà di cui dispongono gli Stati membri di fissare le aliquote d’imposta delle persone fisiche o delle società ritenute più idonee. L’obiettivo è invece consentire agli Stati membri di esercitare in modo più efficace la sovranità già condivisa per affrontare più rapidamente le sfide comuni. (M. Ameli)
PLENARIA PE
Il primo ministro spagnolo chiede un’Europa sociale
Il 16 gennaio, nell’ambito di un dibattito in sessione plenaria dell’Europarlamento sul futuro dell’Ue, il Presidente del Governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha criticato lo stigma della crisi e le disuguaglianze derivanti dalla globalizzazione. Ha chiesto una “Europa dei diritti”, portatrice di un “nuovo contratto sociale” e mantenendo “la coesione territoriale” al centro del suo progetto. Esso ha anche chiesto un aumento del bilancio europeo: “la nostra Europa vale molto più dell’1% del suo reddito lordo” e ha parlato a favore di una transizione verso una maggioranza qualificata per le questioni fiscali. (M. Ameli)
COMMERCIO ESTERO
Razionalizzazione delle misure di salvaguardia negli accordi commerciali
Il Parlamento Europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo lo scorso 15 gennaio ha approvato a larga maggioranza l’accordo, già definito fra Consiglio e Parlamento lo scorso 28 novembre, sulla Proposta della Commissione UE volta a razionalizzare l’inclusione di misure di salvaguardia negli accordi commerciali in modo che siano applicati in modo efficace e coerente. (F. Cisternino)
MERCATO INTERNO
Ritardi di pagamento
Il 17 gennaio alla plenaria di Strasburgo, è stata votata la relazione, sull’attuazione della direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. In Europa 6 imprese su 10 sono pagate in ritardo rispetto a quanto stabilito nel contratto. Con questa proposta si vuole introdurre i termini di pagamento entro i 30 giorni, una maggiore trasparenza riguardo il comportamento in materia di ritardo nei pagamenti, una white list per promuovere le imprese che si comportano correttamente e forme di compensazione obbligatorie e adeguate a livello fiscale. Gli Eurodeputati sottolineano l’importanza di effettuare controlli più rigorosi sui termini di pagamento, nonché di avere adeguate forme di compensazione obbligatorie per le imprese in attesa delle somme dovute da parte delle autorità pubbliche. La direttiva attualmente in vigore consente termini di pagamento oltre i 60 giorni, ma gli eurodeputati vogliono ridurre tali termini a 30 giorni. (G. Diani)
TRASPORTI
Pacchetto mobilità
L’Aula del Parlamento Europeo ha approvato la relazione relativa al cabotaggio, la quale prevede 3 giorni di operazione con un cooling-off di 60 ore. Il compromesso raggiunto è passato con 27 voti a favore e 21 contrari. Il distacco e i tempi di guida non sono stati approvati. Il Parlamento Europeo sta decidendo come affrontare i due file mancanti, prima della fine della legislatura. (S. Spennati)
FINANZIAMENTI
Il Parlamento europeo aumenta la dotazione INTERREG post-2020 a oltre 11 miliardi di euro
Mercoledì 16 gennaio il Parlamento europeo riunito in seduta plenaria ha votato per l’aumento del bilancio per la cooperazione territoriale (INTERREG) nel prossimo quadro finanziario pluriennale 2021-2027 da 8 a 11,17 miliardi di euro. La relazione è stata presentata dall’On. Pascal Arimont (PPE, Belgio). Il Parlamento propone, inoltre, di ridurre la burocrazia, di aumentare il tasso di cofinanziamento fino all’80%, di aumentare il tasso di prefinanziamento al 3% e nonché di ripristinare la regola n+3 (principio che indica che i fondi stanziati in ciascun programma debbano essere spesi non più tardi di tre anni dopo la fine del ciclo di bilancio). Invece, la richiesta che gli investimenti effettuati sotto INTERREG siano esclusi dal calcolo del debito è stata respinta. (V. Favalli)
Ministri dell’UE invitati a esprimere le loro opinioni sulla governance del futuro fondo InvestEU
Dopo il voto del Parlamento europeo riunito in seduta plenaria sul rapporto sul futuro fondo per gli investimenti europei “INVESTEU”, mercoledì 16 gennaio, la Presidenza rumena del Consiglio dell’Ue auspica che i ministri delle finanze europei esprimano il loro parere martedì 22 gennaio. Una delle questioni da affrontare coinvolgerà la governance che stabilirà l’entità della garanzia pubblica basata sul bilancio dell’UE, quali progetti di investimento privati rischiosi sostenere, ecc. L’ultima proposta di compromesso sulla proposta di regolamento, suggerisce “un partenariato” negoziato a livello bilaterale tra la Commissione e la BEI. (V. Favalli)
Voto in plenaria del testo sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione post 2020
I deputati in seduta plenaria mercoledì 16 gennaio, con una netta maggioranza, hanno sostenuto il progetto di relazione sul regolamento sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione dopo il 2020, rinominato Fondo europeo per la transizione (EFT) da parte dei deputati. Un nuovo nome che corrisponde anche alla portata del Fondo, esteso dai parlamentari non solo alla lotta contro gli effetti nocivi della globalizzazione, ma anche a quelli del cambiamento climatico e della transizione tecnologica. I deputati hanno anche proposto di abbassare la soglia di ammissibilità per il Fondo a 200 lavoratori. (S. Sassi)
Voto in plenaria del testo sul Fondo Sociale Europeo Plus post 2020
Il Parlamento europeo, nel suo testo, ha aumentato la dotazione post 2020 del FSE + da € 101 miliardi a € 120 miliardi a prezzi correnti, durante la sessione plenaria a Strasburgo. Tra i principali cambiamenti apportati alla commissione parlamentare si sono: un aumento fino al 27% della quota di finanziamento per l’inclusione sociale e le pari opportunità; la creazione di un obiettivo specifico per la comunità rom; l’aggiunta di una quota del 3% a favore degli indigenti. L’altro elemento fondamentale della proposta legislativa è rafforzare il sostegno ai giovani nella ricerca di occupazione. I deputati chiedono agli Stati membri di destinare almeno il 3% delle loro risorse FSE + alle riforme strutturali volte a promuovere l’occupazione giovanile. Gli Stati membri, il cui tasso di giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni non occupati e non in istruzione o formazione (NEET) supera la media UE, dovrebbero destinare almeno il 15% delle
loro risorse del FSE+. I deputati desiderano inoltre stanziare 5,9 miliardi di euro per la Garanzia europea dei minori. È stato anche proposto il rafforzamento delle disposizioni per garantire l’uguaglianza tra donne e uomini e l’accessibilità per le persone con disabilità. Resta infine invariato nel testo il legame rafforzato tra FSE+ e Semestre europeo. (S. Sassi)
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