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23 Dicembre 2020 Italia News

ARTICOLI DA REGALO, UN 2020 DA DIMENTICARE

Secondo le previsioni di Art-Confcommercio il mercato italiano perderà almeno un miliardo di euro. Per gli acquisti di Natale -10% rispetto al 2019. Morosi: “servono efficaci forme di ristoro economico”.

I ricavi delle imprese del settore nel 2020 saranno di almeno un  miliardo di euro inferiori rispetto all’anno precedente. La previsione è di Art-Confcommercio (l’Associazione aderente a Confcommercio che raggruppa tutta la filiera dalla produzione alla rivendita al dettaglio degli articoli per la tavola, la cucina e la decorazione della casa) che per  il solo dicembre indica fatturato in calo per tutte le imprese, anche del 50%, con relativo rischio chiusura per molte di esse e vendite giù del 10% sullo stesso periodo dello scorso anno.

Le imprese che Art rappresenta sono circa 11mila con quasi 40mila addetti. Il settore “tavola e cucina” in Italia valeva circa 6,5 miliardi di euro nel 2019.

I problemi maggiori li hanno le aziende di produzione e importazione focalizzate sul canale alberghiero e dei pubblici esercizi, la cui chiusura prolungata ha comportato il blocco degli ordini, insieme ai punti di vendita al dettaglio ubicati all’interno di un centro commerciale, ancora costretti alla chiusura nei week end, nel corso dei quali si concentra circa il 50% dell’incasso settimanale, e a quelli ubicati nelle zone “rosse”.

“I nostri negozi hanno messo in atto tutte le misure di sicurezza: sanificazione dei locali, gel all’ingresso, distanziamento, contingentamento degli ingressi – osserva il presidente di Art-Confcommercio Giusto Morosi – e adesso decine di migliaia di piccoli e medi imprenditori, con le loro famiglie, collaboratori e dipendenti chiedono di poter continuare a lavorare in sicurezza senza arrendersi alle insidie della pandemia e all’aggressiva concorrenza delle piattaforme web. Ci attendiamo l’adozione di efficaci forme di ristoro economico (a livello di fiscalità e di contributi a fondo perduto) e di progetti di sostegno ai consumi”.