LIVING Osservatorio ART – Dati Mercato Italia 3° Trim 2022
VALUTAZIONE A CONSUNTIVO
FATTURATO IN EQUILIBRIO
Dopo la leggera flessione rilevata a fine aprile, i dati dell’Osservatorio LIVING ART evidenziano nell’ultimo trimestre un ritorno in positivo degli acquisti. A fine agosto gli Italiani che hanno manifestato l’intenzione di acquistare nuove case sono aumentati del 40,2% rispetto a luglio ma cresce anche l’interesse a migliorare quella che hanno già attraverso progetti di ristrutturazione (+3,2%) o l’acquisto di nuovi mobili e accessori (+12,6%). Anche le nostre imprese segnalano una crescita di fatturato rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente (adesso attestate sul 37,5% ) mantenendo inalterato il dato rilevato nel precedente trimestre 2022, un equilibrio vitale per il mercato ( diminuzione 37,5%). Resta comunque in media (25%) la quota di chi segnala un trend stabile rispetto al 2021.
ULTIMO SEMESTRE IN RECUPERO
In Italia, al deciso miglioramento del Pil nel secondo trimestre , si è accompagnato ad agosto il rimbalzo congiunturale della produzione industriale. La ripresa dei consumi si è associata a una marcata riduzione della propensione al risparmio ancora su livelli superiori a quelli pre-crisi. Si rileva come dato analitico per le IMPRESE ART, che gli investimenti pianificati verso il canale E-commerce e market place, Cataloghi Fidelizzazione Clienti abbiano determinato sicuramente, il recupero del fatturato. Questo concetto fondamentale di revisione di analisi processi e prodotto, già evidenziato nel precedente rapporto, si consolida sempre di più in una ricerca di nuovi sbocchi di mercato: attraverso il rapporto di fidelizzazione con il cliente sia B2B che B2C , in cui la relazione customer – brand è sempre più personalizzata.
VALUTAZIONE PREVISIONALE
UN ANNO ANCORA POSITIVO
L’anno 2022 si chiuderà in modo tutto sommato ancora accettabile rispetto al 2021. Per quasi il 44% chiuderà con un fatturato in crescita. La vera partita, dall’esito incerto e fonte di non poche preoccupazioni, è quella che riguarderà l’andamento del 2023.Lo scenario vira al ribasso. Il rincaro del gas da agosto è divenuto fuori controllo, sulla scia dei tagli delle forniture dalla Russia. La resilienza dell’industria è alle corde, dopo troppi mesi di impatto del caro-energia sui margini delle imprese: soffriranno gli investimenti. L’inflazione record erode il reddito delle famiglie e minaccia i consumi, protetti (in parte e non per molto ancora) dal risparmio accumulato. Ci sono circostanze nelle quali anche il più ottimista degli imprenditori deve cedere campo ad un crudo realismo: il prossimo anno sarà molto difficile e richiederà uno sforzo comune del tutto straordinario
IMPRESE E CONSUMATORI: ATTEGGIAMENTI PIU’ PRUDENTI
La metà delle risposte sul trend di breve periodo del quadro economico generale prevede un peggioramento complessivo, a fronte di un oltre 37% circa di chi ipotizza stabilità. Il dato rilevato della fiducia di miglioramento si attesta su 12,5%. l pessimismo delle imprese sulle proprie condizioni operative nei prossimi tre/sei mesi si è acuito, continuando a riflettere principalmente l’incertezza imputabile a fattori economici e politici e l’andamento dei prezzi delle materie prime. Al peggioramento dei giudizi sulle condizioni per investire si è associata una moderata revisione al ribasso dei piani di investimento per il 2022 da parte delle imprese industriali in senso stretto e dei servizi, che tuttavia continuerebbero ad accrescere la spesa. L’espansione dell’occupazione proseguirebbe, sebbene a ritmi più contenuti.