Notizie

18 Ottobre 2022 living, Newsletter

LIVING Osservatorio ART – Dati Mercato Italia 3° Trim 2022

VALUTAZIONE A  CONSUNTIVO

FATTURATO IN EQUILIBRIO

Dopo la leggera flessione rilevata a fine aprile, i dati dell’Osservatorio LIVING ART evidenziano nell’ultimo trimestre  un ritorno in positivo degli  acquisti. A fine agosto gli Italiani che hanno manifestato l’intenzione di acquistare nuove case sono aumentati del 40,2% rispetto a luglio  ma cresce anche l’interesse a migliorare quella che hanno già attraverso progetti di ristrutturazione (+3,2%) o l’acquisto di nuovi mobili e accessori  (+12,6%). Anche  le nostre  imprese  segnalano una crescita di fatturato rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente (adesso attestate sul 37,5% ) mantenendo inalterato  il dato rilevato nel precedente trimestre 2022,  un  equilibrio vitale per il mercato ( diminuzione 37,5%). Resta comunque in media (25%) la quota di chi segnala un trend stabile rispetto al 2021.

ULTIMO SEMESTRE IN RECUPERO

In  Italia, al deciso miglioramento del Pil nel secondo trimestre , si è accompagnato ad agosto il rimbalzo congiunturale della produzione industriale. La ripresa dei consumi si è associata a una marcata riduzione della propensione al risparmio ancora su livelli superiori a quelli pre-crisi. Si rileva come dato analitico per le  IMPRESE ART,  che gli investimenti pianificati verso il  canale  E-commerce  e market place,  Cataloghi  Fidelizzazione Clienti abbiano  determinato sicuramente,  il recupero del fatturato. Questo concetto fondamentale di revisione di analisi processi e prodotto, già evidenziato nel precedente rapporto, si consolida sempre di più in una ricerca di nuovi sbocchi di mercato: attraverso il rapporto di fidelizzazione con il cliente sia B2B che B2C , in cui la relazione customer – brand è sempre più personalizzata.

VALUTAZIONE PREVISIONALE

UN ANNO ANCORA POSITIVO

L’anno 2022 si chiuderà in modo tutto sommato ancora accettabile rispetto al 2021. Per quasi il 44% chiuderà con un fatturato in crescita. La vera partita, dall’esito incerto e fonte di non poche preoccupazioni, è quella che riguarderà l’andamento del 2023.Lo scenario vira al ribasso. Il rincaro del gas da agosto è divenuto fuori controllo, sulla scia dei tagli delle forniture dalla Russia. La resilienza dell’industria è alle corde, dopo troppi mesi di impatto del caro-energia sui margini delle imprese: soffriranno gli investimenti. L’inflazione record erode il reddito delle famiglie e minaccia i consumi, protetti (in parte e non per molto ancora) dal risparmio accumulato. Ci sono circostanze nelle quali anche il più ottimista degli imprenditori deve cedere campo ad un crudo realismo: il prossimo anno sarà molto difficile e richiederà uno sforzo comune del tutto straordinario

IMPRESE E CONSUMATORI: ATTEGGIAMENTI PIU’ PRUDENTI

La metà delle risposte sul trend di breve periodo del quadro economico generale prevede un peggioramento complessivo, a fronte di un oltre 37% circa di chi ipotizza stabilità. Il dato rilevato della fiducia di miglioramento si attesta su 12,5%. l pessimismo delle imprese sulle proprie condizioni operative nei prossimi tre/sei  mesi si è acuito, continuando a riflettere principalmente l’incertezza imputabile a fattori economici e politici e l’andamento dei prezzi delle materie prime. Al peggioramento dei giudizi sulle condizioni per investire si è associata una moderata revisione al ribasso dei piani di investimento per il 2022 da parte delle imprese industriali in senso stretto e dei servizi, che tuttavia continuerebbero ad accrescere la spesa.  L’espansione dell’occupazione proseguirebbe, sebbene a ritmi più contenuti.