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5 Marzo 2021 ASSOCIAZIONE, Documenti, Italia News, News ed Eventi, Newsletter

WEBINAR DI GRANDE SUCCESSO

UN TAVOLO DI LAVORO FATTO DAI PROTAGONISTI .

Su iniziativa di ART e con l’apporto organizzativo di AICE e della Camera di Commercio italo cinese, si è svolto il 26 febbraio un webinar dedicato al delicato tema dell’esplosione dei costi di trasporto intercontinentale. L’impatto della pandemia Covid-19 sul commercio internazionale è stato infatti molto forte anche sotto questo profilo: durante il 2020 gli scambi di merci e servizi a livello mondiale sono diminuiti, secondo il WTO, di circa il 17%.

In particolare, si sono riscontrate difficoltà nei flussi legati alle global supply chain e si è assistito ad uno squilibrio dei flussi di domanda e offerta tra Europa e Area ASEAN che ha portato ad un incremento dei costi di trasporto dei beni provenienti dall’Asia e destinati al vecchio continente.

La Cina a fine 2020 ha segnato (unico Paese al mondo) incrementi decisamente forti nelle attività economiche con una forte crescita dell’export e della produzione che dovrebbero fissare un aumento del PIL cinese del 2,3% nel 2020 ed una crescita dell’8% nel 2021.

Il notevole incremento della domanda di prodotti cinesi (soprattutto nel settore sanitario) non accompagnato da una ripresa dell’import cinese dello stesso tenore, ha provocato una scarsità di containers per l’export dalla Cina al resto del mondo. Il rapporto tra container in uscita e quelli in entrata è di 3 a 1. Di conseguenza il prezzo per noleggiare un container è più che raddoppiato, in alcuni casi raggiungendo livelli insostenibili per gli importatori europei e statunitensi.

Anche la forte riduzione dei voli da e verso la Cina ha un’incidenza sui costi di trasporto. Lo stesso trasporto ferroviario, alternativa al trasporto via mare, subisce conseguenze simili. Troppo spesso i treni viaggiano pieni dall’Asia all’Europa e tornato quasi vuoti, influenzando al rialzo il costo del trasporto stesso.

Il webinar, al quale hanno partecipato tutti i protagonisti della catena del trasporto merci (operatori logistici, imprese di navigazione, spedizionieri internazionali, importatori), ha consentito di analizzare la situazione e di discutere alcuni punti-chiave:

  • I costi dei noli sono saliti e questo avviene in tutto il mondo e si tratta di un mercato ciclico che corrisponde ad un boom di traffici in Asia che infatti si ripercuote anche sull’import dalla Cina e che purtroppo probabilmente perdurerà sino a tutto il primo semestre 2021.
  • I prezzi dei container sono saliti moltissimo, è stato superato anche il livello massimo che era stato raggiunto nel 2010. I prezzi prima erano troppo bassi e le compagnie hanno diminuito le capacità di carico, oggi tutte le navi hanno prenotazioni oltre al 110% della loro capacità.  I prezzi sono fatti dal mercato, se la domanda aumenta e l’offerta diminuisce queste sono le conseguenze. La stessa situazione si presenta per tutte le spedizioni in partenza dal Far East sia destinate in Europa che destinate negli Usa. 
  • Operatori logistici italiani basati in Cina confermano il raddoppio dei prezzi ma lo spiegano con un eccesso di domanda. Sono esplose le esportazioni da Cina a Europa e USA, mentre le esportazioni europee e americane verso la Cina sono praticamente ferme. Questo implica che le navi viaggino a pieno carico da Far East a Europa e tornino praticamente vuote. Da qui, il raddoppio dei prezzi, tanto da rendere competitivo il trasporto su ferrovia che prima costava molto di più di quello marittimo. Sulle spedizioni aeree invece sembra che i prezzi siano rimasti stabili.

E’ una situazione molto complessa determinata da una serie di concause che hanno fatto affermare, nel corso dell’incontro, che si è generata la “tempesta perfetta”. 

La riunione si è chiusa con l’idea di attivare un Tavolo di lavoro per monitorare la situazione e studiare azioni mirate a tutela di tutti gli operatori.

ART non farà mancare il proprio contributo. 

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