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4 Novembre 2021 living

LIVING Osservatorio ART – Dati Mercato Italia 3° Trim. 2021

TERZO TRIMESTRE 2021

VALUTAZIONI A CONSUNTIVO

Il dato relativo al terzo trimestre 2021 a confronto con il medesimo trimestre del 2020 conferma un trend sostanzialmente positivo, ma evidenzia qualche segnale di rallentamento. Si tratta di un effetto prevedibile, dal momento che il terzo trimestre 2020 era stato connotato da una sensibile ripresa dopo il “buco nero” delle chiusure legate al primo lockdown. In ogni caso, la crescita è segnalata dal 54% delle risposte, a conferma di una tendenza che resta indubbiamente positiva, a fronte di un 23% di chi segnala stabilità tra i due trimestri.

Allargando lo sguardo retrospettivo all’ultimo semestre, il trend di crescita risulta molto marcato e generalizzato, con un 61,5% di risposte positive e il 31% di chi segnala stabilità.

Molto marginali le segnalazioni negative (inferiori all’8% delle risposte) a conferma che la ripresa del mercato è una realtà.

VALUTAZIONI PREVISIONALI

Rispetto al dato previsionale rilevato tre mesi fa, il “Sentiment” delle imprese ART  resta certamente positivo, ma mostra qualche segnale di maggiore cautela. A fine giugno, infatti, il 90% dei rispondenti prevedeva un 2021 in crescita rispetto al 2020. Adesso quella percentuale si è ridotta al 61,5% poiché il restante 38,5% ipotizza una sostanziale stabilità tra i due anni.

Questa maggiore cautela, che attenua l’ottimismo totalitario che si respirava a inizio anno, risulta evidente quando si tratta di ipotizzare l’andamento del quadro economico generale nel breve periodo. La quota di chi prevede un quadro di crescita passa in tre mesi dal 60 al 38,5% poiché l’orientamento prevalente diviene quello di chi ipotizza una stabilità del quadro economico (oltre il 46%). Minoritaria, ma significativa, la percentuale di coloro che invece indulgono al pessimismo e che supera il 15%.

Possiamo affermare, in conclusione, che resta confermato un quadro di generale positività e confidenza verso una evoluzione complessivamente favorevole del contesto di riferimento anche se iniziamo a manifestarsi segnali di rallentamento probabilmente da imputare alle note “zone grigie” di cui abbiamo già parlato nel precedenti report e che sono rappresentate dall’effettivo superamento dell’emergenza sanitaria a livello globale (con la conseguente ripresa dei viaggi e delle manifestazioni fieristiche), dal permanere di turbative in tema di fornitura della componentistica, di tempi di consegna dei prodotti, di costi dei trasporti intercontinentali. Si tratta di ombre da non sottovalutare che costellano un cielo che resta fondamentalmente sereno grazie ad un trend di consumi molto interessante ed alla ripresa “a regime” delle attività HO.RE.CA.